Buddismo e cristianesimo

Un ritorno a casa razionale: una recensione di “The Unexpected Way” di Paul Williams

Un ritorno a casa razionale: una recensione di “The Unexpected Way” di Paul Williams

Il significato di una conversione controcorrente

In un’epoca in cui la traiettoria spirituale occidentale sembra spesso muoversi dal cristianesimo nominale o dal secolarismo verso le religioni orientali, un’opera che tratta di un caso che inverte radicalmente questa tendenza merita un’attenzione particolare.

The Unexpected Way: On Converting from Buddhism to Catholicism di Paul Williams non è semplicemente un racconto di conversione; è una testimonianza intellettuale e spirituale di eccezionale importanza, proveniente da una fonte di ineguagliabile credibilità. L’autore, Paul Williams, non è un neofita del pensiero buddista, ma un’autorità accademica di fama mondiale. Come Professore Emerito di Filosofia Indiana e Tibetana presso l’Università di Bristol, ex direttore del Dipartimento di Teologia e Studi Religiosi, ex direttore del Centro per gli Studi Buddisti e passato presidente dell’Associazione Britannica per gli Studi Buddisti, la sua competenza è indiscutibile. La sua opera Mahayana Buddhism: The Doctrinal Foundations è considerata un testo di riferimento nel campo, a testimonianza della sua profonda e simpatetica comprensione della tradizione che ha poi lasciato.

Questo libro trascende il genere della semplice narrazione di conversione per diventare una formidabile opera di autobiografia intellettuale e un avvincente saggio di apologetica. Esso argomenta con forza la superiorità razionale della fede cattolica rispetto a quella buddista. La potenza del libro risiede nella sua fusione unica di argomentazione filosofica rigorosa, onestà personale disarmante e profonda intuizione spirituale, che lo rendono un “classico moderno della spiritualità cattolica” e un potenziale “punto di svolta nel dialogo tra buddismo e cristianesimo”. Il suo significato primario deriva dalla sua natura di “critica dall’interno”. A differenza delle polemiche scritte da esterni, l’analisi di Williams di quelle che a suo avviso sono le carenze filosofiche ed esistenziali del buddismo ha un peso immenso proprio perché proviene da uno dei più rispettati interpreti occidentali e da un devoto praticante della tradizione che ha abbandonato. Ciò costringe a un confronto più serio sia i buddisti che i cristiani, sfidando entrambe le tradizioni a “verificare la coerenza delle proprie convinzioni intellettuali e morali” ed elevando il libro da semplice storia personale a evento significativo nel discorso interreligioso.

Continue reading →
Posted by Adriano Virgili in Ragione e fede, 1 comment