Adriano Virgili

Recensione di “What Did Jesus Look Like?” di Joan E. Taylor

Recensione di “What Did Jesus Look Like?” di Joan E. Taylor

  • Titolo completo: What Did Jesus Look Like?
  • Autrice: Joan E. Taylor
  • Editore: T&T Clark (marchio di Bloomsbury Publishing)
  • Data di pubblicazione: 22 Febbraio 2018
  • Lingua: Inglese
  • ISBN-13: 978-0567671702

Nel suo affascinante e meticoloso volume, What Did Jesus Look Like? (Che aspetto aveva Gesù?), la storica Joan E. Taylor, professoressa al King’s College di Londra, affronta una delle domande più intriganti e apparentemente irrisolvibili della storia occidentale. Il volto di Gesù è forse il più riprodotto e riconosciuto nella storia dell’arte, un’icona universale che appare su ogni tipo di supporto, dalle tele dei grandi maestri agli oggetti della cultura popolare. Eppure, come Taylor sottolinea fin dalle prime pagine, questa onnipresenza visiva poggia su un paradosso fondamentale: il Nuovo Testamento, la fonte primaria sulla sua vita e il suo messaggio, non offre alcuna descrizione del suo aspetto fisico (p. 1). Non una parola sul colore dei suoi occhi o dei suoi capelli, sulla sua statura o sui suoi lineamenti. Questo silenzio è ancora più sorprendente se si considera il contesto letterario dell’epoca. I vangeli, per molti aspetti, rientrano nel genere della biografia antica (bios), un genere in cui la descrizione fisica del protagonista era spesso un elemento fondamentale. Per gli antichi, la fisiognomica – la disciplina che pretendeva di dedurre il carattere interiore dai tratti esteriori – era considerata una scienza valida (p. 10). Descrivere l’aspetto di un imperatore o di un filosofo non era un mero vezzo estetico, ma un modo per comunicarne la grandezza, il carisma o la saggezza. Il fatto che i vangeli omettano completamente questo aspetto per la loro figura centrale è, quindi, una scelta deliberata e significativa. Il libro di Taylor è un’indagine avvincente, quasi poliziesca, che si propone di colmare questo vuoto, non inventando risposte, ma setacciando duemila anni di arte, leggende, testi apocrifi, reliquie e, infine, le più recenti scoperte archeologiche per tentare di ricostruire un’immagine del Gesù storico che sia il più fedele possibile alla realtà del suo tempo e del suo luogo: un ebreo della Palestina del I secolo. Continue reading →

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Il ritorno della più antica eresia: una recensione di “Revival of the Gnostic Heresy: Fundamentalism” di Joe E. Morris

Il ritorno della più antica eresia: una recensione di “Revival of the Gnostic Heresy: Fundamentalism” di Joe E. Morris

Uno specchio inatteso tra fede antica e moderna

Poche tesi teologiche sono tanto provocatorie e apparentemente controintuitive quanto quella proposta da Joe E. Morris nel suo affascinante studio: che il fenomeno prettamente moderno del fondamentalismo protestante americano sia, in realtà, una rinascita dell’antica eresia gnostica. È un argomento che richiede coraggio intellettuale, poiché scardina le categorie convenzionali di “ortodossia” ed “eresia”, costringendo il lettore a riconsiderare le fondamenta stesse della fede contemporanea. Continue reading →

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“La scommessa di Costantino”. Analisi critica di una svolta epocale

“La scommessa di Costantino”. Analisi critica di una svolta epocale

  • Autori: Gian Guido Vecchi e Giovanni Maria Vian
  • Editore: Mondadori Libri S.p.A., Milano
  • Anno di pubblicazione: 2025
  • ISBN (ebook): 9788835741688

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Fontana di Trevi: molto più di una moneta lanciata in acqua

Fontana di Trevi: molto più di una moneta lanciata in acqua

C’è un suono a Roma che si riconosce prima ancora di vederne la fonte. È un mormorio che cresce, un fragore d’acqua che riecheggia tra i vicoli stretti del centro, promettendo qualcosa di grandioso. Mentre ci si fa strada tra i palazzi color ocra del Rione Trevi, il suono si intensifica, trasformandosi in un boato che sembra scuotere le fondamenta della città. Poi, all’improvviso, la stradina si apre e la vista esplode. È uno shock visivo, un’apparizione quasi irreale: la Fontana di Trevi. Continue reading →

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Un arsenale per la ragione: una recensione di Necessary Existence di Pruss e Rasmussen

Un arsenale per la ragione: una recensione di Necessary Existence di Pruss e Rasmussen

Dati bibliografici: Alexander R. Pruss and Joshua L. Rasmussen, Necessary Existence, Oxford University Press, 2018, ISBN 978-0-19-874689-8.

[Avvertenza: il presente articolo potrebbe risultare piuttosto impegnativo per un lettore completamente digiuno di logica formale e di filosofia analitica.]

Introduzione: la rianimazione di una domanda fondamentale

Nel panorama della filosofia analitica contemporanea, poche domande sono tanto fondamentali e, allo stesso tempo, spesso relegate ai margini del dibattito quanto quella posta da Leibniz: “Perché esiste qualcosa anziché nulla?”. Il volume Necessary Existence di Alexander R. Pruss e Joshua L. Rasmussen non si limita a riesumare tale interrogativo, ma lo riarma con un arsenale di argomenti di una sottigliezza logica e una lucidità analitica che ne fanno un’opera di riferimento per la teologia naturale del XXI secolo. L’obiettivo dichiarato del libro è presentare un caso cumulativo, rigoroso e su più fronti a favore dell’esistenza di un “ente necessario”, definito in modo preciso e minimale come un’entità che (i) esiste in ogni mondo possibile e (ii) è “concreta”, ovvero capace di causazione. Continue reading →

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Obbedienza, violenza e redenzione: una disamina della ricezione di Genesi 22 nell’analisi di Laura Carnevale

Obbedienza, violenza e redenzione: una disamina della ricezione di Genesi 22 nell’analisi di Laura Carnevale

Introduzione: un’indagine sulla ricezione di un racconto violento

Nel panorama degli studi sulla storia del cristianesimo e del giudaismo antico, il volume di Laura Carnevale, Obbedienza di Abramo e sacrificio di Isacco: La ricezione di un racconto violento tra giudaismo e cristianesimo antico (Il pozzo di Giacobbe, 2020), si presenta come un contributo di notevole interesse. L’opera si inserisce nel solco della Überlieferungsgeschichte, o storia della ricezione, un approccio storiografico che indaga le trasformazioni di un testo attraverso le sue letture e interpretazioni nel tempo (p. 12). L’oggetto di questa meticolosa indagine è il ventiduesimo capitolo del libro della Genesi, una narrazione che l’autrice definisce fin da subito “intensa e inquietante nella sua violenta solennità” (p. 9). Continue reading →

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