Con un certo diletto, non disgiunto da un sincero apprezzamento per l’intellettuale cimento, e cedendo volentieri all’insistenza di alcuni nostri lettori abituali, ci accingiamo a replicare alla poderosa disamina de Il Dio incolpevole, offerta da un autore che, celandosi dietro uno pseudonimo, non nasconde tuttavia una veemenza polemica e un’onestà di fondo che meritano una risposta altrettanto sincera, sebbene di segno radicalmente opposto.
Quando il dibattito tocca le corde più profonde dell’esistenza umana – la natura di Dio, il senso della sofferenza, il fondamento della morale – la passione è non solo comprensibile, ma persino auspicabile. Essa, tuttavia, come insegna il Dottore Angelico, deve sempre rimanere ancella della ragione, affinché il calore del sentimento non finisca per offuscare la luce della verità. Come afferma San Tommaso, infatti, “tutte le potenze appetitive dell’anima devono obbedire alla ragione” (Summa Theologiae, I-II, q. 17, a. 7, co.), e ciò è tanto più necessario quanto più alti e fondamentali sono i principi in discussione. La carità verso la verità esige e comanda un ordine rigoroso nel pensiero e nell’argomentazione. Continue reading →
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