Nel vasto panorama degli studi biblici, poche figure sono tanto iconiche e, al contempo, così profondamente fraintese come quella di Satana. L’immagine popolare, cristallizzata in secoli di arte e teologia, ce lo presenta come un demone rosso, armato di forcone, principe delle tenebre e avversario cosmico di Dio sin dall’alba dei tempi (p. 7). È proprio per smontare questa visione monolitica e anacronistica che Ryan E. Stokes, biblista statunitense e docente alla Carson-Newman University (p. 10), ha intrapreso la stesura di Satana. Come il giustiziere di Dio è diventato il nemico per eccellenza. Pubblicato in Italia da Queriniana, il volume è un’opera magistrale di storiografia religiosa che si prefigge di tracciare l’evoluzione di questa complessa figura dalle sue prime apparizioni nelle Scritture ebraiche fino al suo consolidamento nella letteratura del primo giudaismo e del Nuovo Testamento.
Come sottolinea John J. Collins nella sua prefazione (pp. 5-9), il lavoro di Stokes si distingue per il suo rigore metodologico. L’approccio non è teologico, ma squisitamente storico-descrittivo (p. 14). L’autore non si interroga sull’esistenza o la natura ontologica del Satana, ma pone domande ben più circoscritte e verificabili: «Cosa dicono e credono gli autori antichi in merito al Satana e figure affini?» e «Cosa si può apprendere sui processi letterari e teologici antichi che hanno dato origine alle successive concezioni del Satana?» (p. 15). Il risultato è un’indagine diacronica che svela una tradizione dinamica e sfaccettata, in cui un umile funzionario divino si trasforma progressivamente nel supremo antagonista del Bene (p. 13). Continue reading →
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